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I segnalibri di Sant'Agostino

Il 28 Agosto la Chiesa Cattolica festeggia Sant'Agostino. Noi abbiamo preparato dei segnalibri, utilizzando l'opera di Simone Martini. Potete scaricarli dall'area di download.

 

Archivio per ottobre 2014

Ottobre 2014 – Foto di gruppo con signora

Ottobre 2014 - Foto di gruppo con signoraAcrilico 50×60 cm (2014)

 

“Foto di gruppo con signora”.
Questo è il titolo di un romanzo, un po’ faticoso da leggere, di Heinrich Böll.

Foto di classe, foto di gruppo della cresima, dei calciatori, dei tiratori, dell’associazione di carnevale e dei politici al potere; tutti insieme ricordano stoccafissi allineati. Potrebbero essere importanti, un giorno, nella casa di riposo, ma altrimenti ridicoli.

Inoltre, le foto di gruppo dopo i vertici politici hanno sempre qualcosa di opprimente poichè si vorrebbe sentir parlare di successi innovativi, di politiche riuscite o di risultati importanti, anche trattandosi di palesi bugie. I vertici invece ci riportano ad una immagine grigia del mondo, accompagnata da una retorica insignificante. Una foto di gruppo dimostra unione, compattezza e fermezza collettiva.

Nonostante la signora in rosso c’è sempre odore di stoccafisso, naftalina e polvere. Più tardi, come foto ingiallita, contrassegnato con una crocetta, il nonno.

Sì, certamente abbiamo votato gli eroi della politica tramite elezioni libere, stando bene attenti di scegliere dei bravi attori e delle maschere carine. Che tutti provengano da una buona scuderia, di questo si occupano le leggi elettorali ma soprattutto i soldi. Abbiamo il diritto di lamentarci, di assistere a un teatrino di corrotti e di essere governati dalla stupidità?

Ma questo è il pericolo insito in una democrazia rappresentativa.
Dobbiamo conviverci.

Per chi non riesce a vivere senza venerazione di eroi, esiste una ricca scelta: sport, politica, reali, film, recinti di orsi polari, musica leggera, eccetera.

Ritratti di eroi, stars, persone esemplari e modelli di vita, idoli e personaggi da invidiare. Spesso si tratta di apparizioni effimere, ma questo non diminuisce la loro grandezza.

Ma ci sono ancora gli altri, le “piccole” grandezze.
Eroi ed eroine della vita quotidiana, gente comune che sa affrontare la vita in modo onesto e sincero che fanno il possibile per potersi districare nel quotidiano senza guai.
Piccoli eroi che non mostrano i denti sulle prime pagine, che non fanno notizia, non occupano i telegiornali, né da soli né in gruppo, a meno che non scioperino.

Ritorniamo al romanzo di Böll: la sua eroina è un essere umano semplice, una persona come me e te.
Ancora una parola sul quadro che cerca di saldare insieme i singoli componenti in un gruppo omogeneo, in modo che i singoli elementi diventino una parte ritmica della totalità.

Un assolo di batteria con tutte le sue tensioni e colori sonori.

(Traduzione di R. Battilani)

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Johann Widmer

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Settembre 2014 – Soli

Settembre 2014 - SoliAcrilico 40×40 cm (2014)

 

Il bianco con un luccichio di blu ci trascina nel vuoto.
Bianco è il silenzio, il silenzio infinito che trova la sua perfezione nella muta quiete dell’eternità.
Nel silenzio sta la libertà assoluta, la perfetta purezza: BIANCO
Se non ci fosse l’urlo rosso che annienta la solitudine.

Soltanto poche persone sopportono l’ “essere solo”, e, dopo tutto, siamo esseri sociali.
Abbiamo bisogno di compagnia, amici, animali di pelouche e intrattenimento.
Da soli ci sentiamo persi.
Nessuno vuole ammettere di essere soltanto un granello di sabbia nel deserto, insignificante, portato casualmente dal vento. Pieno di orgoglio vede soltanto l’immensa duna che lui forma insieme ad altri piccoli granelli di sabbia.

Chi non vive in pace con sè stesso fatica a sopportare la solitudine, nel silenzio sentirà delle voci, vedrà spaventose immagini del passato e il futuro gli apparirà come un buco nero.
Invece di riflettere sul senso della propria esistenza si unisce ad altri individui.
Allora si daranno un gran da fare con chiacchiere ridondanti a voce alta, in modo da scacciare le nuvole scure.
Un sano comportamento sociale è di prammatica.
In più , attualmente, si hanno degli amici virtuali. In tutto il mondo 1237 amici con i quali in ogni momento ci si può collegare, amici veri, così “cool” che che farebbero di tutto per me…
Si è online in permanenza, ma si è forse meno solitari in questo modo?
Oppure si vuole, attraverso questi contatti, rivalutare la propria nullità?
É un problema matematico poichè una moltitudine di zeri può essere grande quanto vuole ma il nulla rimane nulla.

Ciascuno di noi risolve il problema della solitudine in modo proprio e questo va bene, ma – per favore – lasciate in pace tutti quelli che amano stare da soli, tacete poichè a loro piace una benevole quiete, non calpestate i loro appartati giardini poichè loro amano stare soli.
Borderliner?
Per tutto esiste una parola, ma il suo valore e il suo contenuto lo determina ognuno per conto suo.

Musica?
Sì, ma preferibilmente non “Rap”.

(Traduzione di R. Battilani)

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Johann Widmer

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Agosto 2014 – Nessuna guerra a Troia

Agosto 2014 - Nessuna guerra a TroiaAcrilico 40×40 cm (2014)

 

“Nessuna guerra a Troia”… sarebbe bello.
Si trova sempre una causa per iniziare una guerra e si trovano sempre e di nuovo abbastanza idioti che rischiano le loro stupide teste, (le teste intelligenti procurano gli strumenti per fare la guerra) e tutti gli altri lasciano fare o si rallegrano persino un po’ quando i loro eroi vincono trionfalmente contro il nemico cattivo. I perdenti aspettano cento anni finchè nessuno sa più esattamente le ragioni mettendosi poi accanto ai vincitori del passato per offendere insieme la memoria dei morti di entrambe le parti.

Una moltitudine di religioni sono state inventate per impedire agli uomini di ammazzarsi e divorarsi vicevendolmente.

Il successo è scarso. Inutilmente si dannarono l’anima (e ruppero i denti) finchè si resero conto che sarebbe stato meglio benedire le armi prima dell’uso. Le pallottole colpiscono meglio perchè Dio sta sempre dalla parte del vincitore. Sembra anche che se ne compiacia quando si scatenano guerre in nome suo.

Occhio per occhio…
Il concetto di occhio può essere molto esteso: tuo figlio ha rotto il mio vetro, perciò l’ho ammazzato. In guerra non si va tanto per il sottile. I morti vengono contati e segnati.

Una sorta di macabro evento sportivo: risultato parziale attuale 12500 contro 870.

La guerra è sempre crudele, ma celebrarla è puro cinismo, pur supponendo di dare a questo evento un valore educativo, apparentemente per evitare future guerre, ma vendendo contemporaneamente materiale bellico in tutto il mondo.

I posti di lavoro contano di più di alcuni negri, palestinesi, israeliani, afgani, somali, ucraini, russi, iracheni, musulmani, cristiani morti…
Ogni morto è un morto di troppo, ogni ferito è un sofferente di troppo…

“Il lamento per i caduti è soltanto una difesa ipocrita a favore dei viventi che, in questo modo, provano la loro innocenza. Ma tutti sono colpevoli, anche gli dei” dice Ettore, il principe ereditario di Troia che voleva impedire la guerra contro i greci.

Come ragione di guerra venne usato il rapimento di una cortigiana da un palazzo reale.

Tale citazione proviene dal dramma teatrale “La Guerre de Troie n’aura pas lieu” di Jean Giraudoux che merita di essere letto.

Sì, una volta la guerra era un problema grande per l’umanità ma da quando i premi Nobel per la pace della casa bianca “ricoprono” il mondo di la pace, di democrazia, di giustizia sociale, di libertà di parola e di pensiero, di guerre giuste contro il terrorismo… e da quando il consiglio di sicurezza dell’ONU “depone uova di saggezza” come le galline d’allevamento… da quando la nostra economia sopravvive grazie all’industria bellica, da quando noi tutti siamo diventati dei pacifisti credenti…

Da allora non sappiamo più come spiegare la parola GUERRA ai nostri figli.

(Traduzione di R. Battilani)

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Johann Widmer

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Luglio 2014 – Fuoco

Luglio 2014 - FuocoAcrilico 40×40 cm (2014)

 

Ci sono delle domande alle quali non troveremo mai una risposta, dei problemi che non hanno soluzioni.

Non ci resta che la speculazione, la teoria azzardata, l’idea balzana, l’accetazione di teoremi paradossali e la domanda aperta…
Per esempio:
… ma che cosa c’era prima del “Big Bang”?

Una bella risposta la troviamo nella storia della Genesi secondo la Upanishad, una dottrina segreta indiana che risale a circa 3000 anni fa, molto prima del Big Bang:
Prima che esistesse il nostro mondo, prima dell’essere o non essere, esisteva soltanto lo spirito. Dallo spirito nasceva il respiro, poi la voce, l’occhio e l’orecchio.
I sensi creavano il soffio vitale che attizzava il grande fuoco dando spessore all’opera.
Quando il fuoco si spegne l’opera muore e senza l’opera si estingue il soffio vitale, l’orecchio diventa sordo, l’occhio cieco e la voce spenta.
Un’esperienza, questa, che conosce ogni artista.

Ogni opera nasce dall’intuizione, fantasia, capacità, passione, lavoro, sudore…
… ma è un tipo di fuoco che rende l’opera viva, che le procura un’anima ed è da questo fuoco che la scintilla colpisce l’osservatore, l’ascoltatore o lo spettatore.

Si tratta di attizzare il fuoco in modo che non si spenga mai…

(Traduzione di R. Battilani)

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Johann Widmer

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Giugno 2014 – La mortella

Giugno 2014 - La mortellaAcrilico 50×50 cm (2014)

 

La Natura è la grande Maestra d’arte.

Ha creato tutte le forme e i colori immaginabili e con essi ha plasmato le nostre strutture percettive. Lei è l’immagine che noi ci facciamo del mondo. La sua molteplicità rende agibili ogni sorta di deduzioni. Lei è la sorgente inesauribile della nostra ispirazione, della nostra immaginazione e della nostra fantasia creativa.

La natura possiede tutte le sfumature di colore che si possano immaginare sulla tavolozza ed è difficile pensare ad una nuova forma che si possa ancora creare.

Quanto strisciare e zampettare, quanto crescere e fiorire! Persino la natura inerte ci stupisce con immensi massicci montagnosi e deserti d’acqua sconfinati.

Ma la cosa probabilmente più meravigliosa è il continuo DIVENIRE e PASSARE.

Nella sua ode alla natura Goethe scrive:

“Si trasforma in eterno, per lei non c’è un attimo di arresto. Il rimanere per lei non esiste e la sua maledizione l’ha affibbiata all’immobilità…”

Questa sorgente primordiale dell’arte risveglia sempre nuova la volontà di dar forma e creare. Ma la natura offre anche uno spazio d’azione e suggestioni per la messa in scena, per la realizzazione di un sogno. Al diventare e al crescere, al fiorire e al prosperare si può dare una forma, generare un quadro, comporre un’ambientazione, proprio come si compone la musica. Con molto amore, dedizione e impegno si può creare un giardino, un giardino dell’arte, della musica, della poesia e dei miracoli. Un opera completa, impressa dall’eterno passare e rinascere, un palcoscenico del teatro del mondo.

L’ottimismo che diffonde il verde nel quadro dovrebbe essere un omaggio a un giardino molto particolare, nel quale l’arte e la natura si avvicinano molto, dove la natura diventa arte.

“La Mortella”, il giardino di Lady Walton a Forio sull’isola di Ischia è un’opera d’arte, colmo d’amore, l’amore che dovrebbe essere l’elemento base di qualsiasi forma artistica.

La musica che accompagna il quadro fu composta da sua marito, il compositore Sir William T. Walton (1902 – 1983).

Per esempio la sonata per violino, scritta da lui per il violinista Yehudi Menuhin.

(Traduzione di R. Battilani)

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Johann Widmer

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Scrivolo

i racconti del nano grafomane

http://www.scrivolo.it

Segnalibri Sant’Agostino

Segnalibri Agostino

Il 28 Agosto la Chiesa Cattolica festeggia Sant’Agostino. Un’occasione, per noi, per ricordare il grande lettore (e scrittore!), morto 1583 anni fa.

Da stampare fronte e retro e  ritagliare: [download id=”52″]

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Dr J. Iccapot