Nona Parte.
Qui l’Ottava Parte.
Dopo qualche giorno iniziò a lamentarsi con i vicini per la scomparsa del portachiavi di sua moglie, un grosso anello d’argento con un pendente a forma di mezza luna. Era un caro ricordo della sua Marcella che usava solo per andare in cantina ma, sottolineava, nel mazzo c’erano anche le chiavi dell’appartamento… di certo lo aveva perso per le scale, ma chi sa in quale angolo era finito…
Poi, contrariamente alle sue abitudini, cominciò a frequentare i crocchi di condomini che si formavano casualmente sui pianerottoli: discuteva con i vicini del più e del meno, ma quando l’argomento cadeva sulle banche o sui furti in casa teneva dei piccoli comizi, sostenendo che il conto corrente rendeva ormai meno di zero e bisognava tornare al vecchio metodo del mattone. Molti abitanti del palazzo, soprattutto i più anziani, condividevano la sua opinione e tutti erano convinto di avere trovato il nascondiglio ideale per tenere al sicuro il gruzzolo casalingo. Alcuni utilizzavano il cassone della serranda, altri preferivano il retro di pesanti mobili, qualcuno calava con corde piccoli sacchetti in tubature o angoli inaccessibili del terrazzino, i meno fantasiosi si limitavano ad infilare grosse banconote nel retro dei quadri, dentro i libri o nel contenitore dei panni sporchi . L’inquilina del terzo piano conservava il suo tesoretto nel bidone del detersivo in polvere. “Hanno idee da far invidia ai più agguerriti trafficanti di coca sudamericani – pensava fra sé Marcantonio – manca solo che si ingoino i risparmi dentro gli ovuli!”. Una signora particolarmente timorosa dei topi d’appartamento aveva adottato un metodo estremo: portava tutti i suoi averi nella borsetta, contanti e gioielli, così era certa di salvarli dai ladri ma si esponeva di continuo al rischio di essere scippata. Coriolano, a sua volta, affermava che il sistema migliore consisteva, paradossalmente, nell’evitare di nascondere il denaro: un delinquente esperto andava istintivamente in cerca di nascondigli e non prestava attenzione, ad esempio, ad un barattolo aperto in bella vista sul ripiano della cucina. Così, nel condominio, tutti sapevano che il Professore aveva perso le chiavi di casa e conservava i suoi risparmi nei barattoli di cucina.
Rosanna Bogo